Una lucciola per lanterna
Mi sono imbattuta in "Una lucciola per lanterna" al Pisa Book Festival mentre passeggiavo tra gli stand junior.
La prima cosa ad avermi colpito sono stati i colori scuri della copertina, insoliti in mezzo a quel tripudio di colori che lo circondava.
Poi, il titolo:
"Una lucciola per lanterna" mi ha riportato subito alla mente le scorrazzate notturne ad osservar le lucciole che ogni anno, a partire dalla fine di maggio, abitano il nostro giardino.
Scorrendo le pagine ho pensato al mio bambino, alla sua paura del buio, alla lucina accesa sul suo comodino e me ne sono innamorata.
Nina, la protagonista, dorme con la lucina sul comodino accesa, calda e rassicurante, ma all'improvviso la luce si spegne.
Ombre mostruose arrivano nella stanza e ha paura. Corre dai genitori, ma dormono profondamente, la bambina si affaccia alla finestra e vede che il giardino è "pieno di piccoli punti danzanti LUCCIOLE".
Trova il coraggio di andare fuori e prenderne una che le faccia da lanterna, ma si sa, le lucciole chiuse in un barattolo non possono starci, soffrono e si spengono.
Nina decide di riportarla fuori, in giardino, fra le sue compagne, dove la luccioletta può riprendere a brillare come prima.
Alla bambina non resta che tornare nel suo lettino a godere della luce dorata che filtra dalla sua finestra.
Un albo che con delicatezza tratta la paura del buio e, in un certo senso, aiuta ad affrontarla e vincerla.
Il testo è semplice, la narrazione crescente, accompagnata magistralmente da immagini in cui i colori predominanti sono il nero e il rosso, il bianco e il giallo a contrasto.
Il finale? Beh, il finale è a sorpresa ed è meraviglioso...
Gabriel Aborozo
Sinnos Editore, collana I Tradotti.
Età di lettura consigliata: dai 3 anni.